Occhio al locale: mangém roba nostrana

Schermata 2016-11-03 alle 11.52.13Progetto nato da un gruppo di docenti durante l'anno 2013/14, per migliorare le offerte di animazione delle ONG nelle scuole e soprattutto per sfatare il mito di un Sud bisognoso dell'aiuto del Nord, sfociato in una forma di cooperazione locale. Di Roger Welti, éducation21

Il progetto nasce dal gruppo di lavoro "Creiamo un mondo migliore" - sostenuto da Helvetas e da éducation21 – che riunisce docenti di varie regioni della Svizzera italiana. È in questo ambito che Moreno Bianchi, docente presso la Scuola Secondaria e di Avviamento Pratico (SEC/SAP) di Roveredo (GR), trova gli stimoli e i materiali per sensibilizzare gli allievi ad un consumo critico, locale e a Km0. L'idea nata durante un ritiro di formazione e progettazione presso l'Isola dei Conigli (la minore delle isole di Brissago) prevedeva originariamente il coinvolgimento di alcune classi di varie sedi (SM di Mendrisio, Lugano e SEC/SAP Roveredo) e aveva come obiettivo sviluppare negli allievi un atteggiamento critico sui consumi, per responsabilizzarli dell'influenza che le loro scelte hanno sull'ambiente e sulle relazioni Nord-Sud. Nella seconda metà dell'anno scolastico le classi hanno lavorato in vari modi sul tema dell'alimentazione. Utilizzando il materiale didattico del fotolinguaggio.

"Dimmi cosa mangi" hanno toccato svariati aspetti come i diversi modelli di sviluppo fra il Nord e il Sud, la cooperazione all'aiuto allo sviluppo, la provenienza e la frequenza di consumo di vari prodotti alimentari, la produzione locale con visite in aziende, ecc. Infine, la classe di Moreno ha inoltre voluto rappresentare fotograficamente quello che viene consumato in una settimana da una famiglia del moesano.

Moreno racconta come "il lavoro a Roveredo ha poi visto il coinvolgimento del Parc Adula per promuovere il consumo di prodotti locali fornendo il contatto dei produttori e sostenendo la creazione di un volantino promozionale. Per la fine dell'anno nella sede si è riusciti, grazie al pieno sostegno della Direzione della sede scolastica, a svolgere una giornata di sensibilizzazione alla sostenibilità coinvolgendo vari attori come i genitori degli allievi - che sono in parte politici, produttori e/o commercianti della valle - le autorità scolastiche e comunali, i produttori e le ONG attive sul territorio." In quell'occasione la mensa scolastica ha proposto esclusivamente prodotti a Km0 ottenendo un 30% in più di iscrizioni da parte degli allievi. Moreno ha saputo coinvolgere i colleghi di varie materie come geografia, biologia, storia, disegno e italiano. Uno dei risultato è una ricerca sul dialetto con l'aiuto di esperti esterni al fine di proporre un testo corretto.

"Un effetto collaterale, non previsto nel progetto, è stato il contributo al "mangém roba nostrana" degli allievi di scuola speciale, presenti nel complesso della scuola SEC/SAP di Roveredo, che gestiscono un punto vendita ConProBio (www.conprobio.ch) per i docenti e i dipendenti della sede. Questi raccolgono le ordinazioni, contattano i produttori, una volta ricevuti i prodotti compongono i sacchetti in base alle comande e gestiscono la parte contabile." Prosegue così il racconto di Moreno: "quest'anno inoltre in sede abbiamo realizzato una giornata sull'acqua." Oltre ai 170 allievi e ai dipendenti della scuola erano presenti un centinaio di partecipanti esterni quali ONG, guardiapesca, guardiacaccia, autorità e genitori. Attività che, con un lavoro di sensibilizzazione mediatica, permettono alla scuola di aumentare la propria visibilità come parte integrata e integrante del territorio. Grazie al lavoro immenso delle classi coinvolte adesso la mensa della sede di Roveredo fa regolarmente capo ai produttori e fornitori locali, è una pratica ormai normale, consolidata e non più messa in discussione. L'aumento della spesa per la mensa è stato compensato con l'aumento del costo (di 3 CHF)
del pranzo dei docenti e dipendenti della scuola. Tutto sommato un aumento piccolo se si pensa alla qualità dei prodotti disponibili in cucina. Il lavoro in sede continua ancora calcando il successo di questo progetto.


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