Ultimatum alla «guerra delle lingue»

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lingue277La Confederazione attenderà le decisioni della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) in merito all'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare: la prossima riunione della CDPE è prevista il 31 ottobre.

Lo ha annunciato di recente alla stampa il presidente della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) Matthias Aebischer (PS/BE), precisando che non sono esclusi passi a livello parlamentare qualora dall'incontro di fine ottobre dovesse uscire un nulla di fatto.

«Non vogliamo sottrarre ai cantoni il loro potere in materia di lingue e insegnamento», ha detto Aebischer, ricordando che essi si dovrebbero tuttavia attenere al compromesso raggiunto nel quadro della CDPE. L'intesa prevede l'insegnamento di una seconda lingua nazionale sufficientemente presto, in modo da poter disporre di solide basi alla fine della scuola dell'obbligo. «Speriamo che il 31 ottobre la CDPE agisca in maniera concreta».

Il socialista, che si è detto «personalmente scandalizzato dal fatto che alcuni cantoni abbiano deciso di non rispettare il compromesso», ha rammentato che Berna dispone – attraverso la legge sulle lingue – di uno strumento per poter intervenire nel dibattito.
Il tema – ha aggiunto – è stato discusso animatamente in seno alla commissione per due giorni: «a confronto vi sono due livelli», quello pedagogico che verte sull'opportunità o meno di insegnare così preso lingue straniere ai bambini, e quello politico, che concerne più la cultura e il rispetto reciproco tra le diverse realtà linguistiche del paese.

«Non abbiamo proceduto a nessuna votazione»: il tema verrà approfondito a margine della sessione invernale delle Camere sulla base di quanto deciso dalla CDPE.

(Fonte: Agenzia telegrafica svizzera ATS)