Ispettorato scolastico: saluto di inizio anno

Ispettorato scolastico
I primi mesi del confinamento sono stati per l'Ispettorato scolastico un periodo intenso e impegnativo, ma anche emozionante. Il centro dell’attenzione della nostra attività in questi mesi è stato il sostegno ad ogni singolo Ente scolastico e la risposta coordinata alle loro domande, tramite la linea diretta e le varie edizioni dell’informativa “Scuola malgrado il corona”. In giugno poi abbiamo dato risposta alle tante domande degli Enti scolastici sull’attuazione e sugli adeguamenti dei concetti di protezione.

Dopo la nostra assenza forzata riprendiamo ora la nostra attività nelle scuole limitando le visite, nel pieno rispetto del piano di protezione delle scuole, agli insegnanti che si affacciano alla professione di insegnante (API), ai nuovi insegnanti e alla consulenza in generale basandoci sul principio della richiesta.

Ripresa dopo il confinamento
Da varie indagini svolte a livello svizzero emerge sempre più che l’insegnamento a distanza ha approfondito il divario tra le /gli allieve/i legato alla provenienza sociale, al supporto tecnico ricevuto, alle singole situazioni di vita e alle competenze linguistiche proprie o dei genitori. È quindi probabile che ci sia un’esigenza di recupero dei ritardi accumulati a seguito della chiusura delle scuole della scorsa primavera, della quale si dovrà tenere conto nel primo semestre.

Ci auguriamo evidentemente il contrario, ma è prevedibile poi che, a causa di possibili misure di quarantena o di lockdowns locali (vedi INFO 11 “più allieve/i si ammalano di COVID-19”), le lezioni debbano improvvisamente essere tenute di nuovo a distanza. Le scuole e gli insegnanti possono prepararsi a questo scenario esaminando, sulla base dell’esperienza fatta, quali dispositivi e piattaforme digitali della formazione a distanza devono e possono essere ulteriormente utilizzati, tenendo conto della protezione dei dati. È poi importante assicurarsi che tutti gli alunni abbiano accesso a queste risorse tecniche o nel caso contrario preparare delle alternative. In questa fase è possibile valutare con gli alunni l'uso dei mezzi e le procedure scelte e, se necessario, adattarle. Può poi essere utile produrre delle sequenze di lezioni che possano essere utilizzate immediatamente nel caso in cui subentrasse una sorprendente cessazione dell'insegnamento in classe.

Detto questo è fondamentale però trarre beneficio dai diversi spunti positivi acquisiti durante la formazione a distanza per dare slancio alle scuole. Molti direttori scolastici confermano che anche la stima reciproca tra direzioni, insegnanti e genitori è aumentata in questa fase. Anche nei confronti dell’opinione pubblica, la reputazione delle scuole con i loro compiti, che vanno ben oltre l'insegnamento di materie scolastiche, è aumentata. Considerando la persistente difficoltà nel reclutare insegnanti, nutriamo in noi l’auspicio che questo rafforzamento d'immagine incoraggi ancora di più i giovani e coloro che vogliono cambiare professione, ad interessarsi alle professioni legate al mondo della scuola. Ricordo per inciso che quest’anno è la prima volta nella storia che non ci sono iscrizioni presso l’Alta scuola pedagogica (scuola dell’infanzia e grado elementare) da parte di giovani del Grigioni italiano. Stiamo attivando tutti i possibili canali per comprendere meglio questo fenomeno e provare a porvi rimedio.

Nuovi testi didattici obbligatori in italiano
Sul fronte dei mezzi didattici possiamo rilevare con soddisfazione che per l’inizio dell’anno scolastico sono pronti diversi testi didattici: Assistenza o coercizione? (misure coercitive a scopo assistenziale nel Cantone dei Grigioni), Inform@21, Diario per la scelta professionale, NaTec 1-6. È nel frattempo già iniziata la traduzione dei vari testi NaTec (NEUS) e di Connected (MI) e Matematica 2, Eserciziario Top per il grado secondario I. Inutile ribadire che questi testi diventeranno obbligatori e devono essere utilizzati nelle nostre scuole. Non possiamo infatti permetterci di avanzare delle legittime richieste per le traduzioni dei libri e poi, quando i libri di testo sono pronti, optare per soluzioni personali.

Auguri
All'inizio di questo nuovo anno scolastico sentiamo il dovere di rivolgere il saluto e l'augurio di un proficuo lavoro a tutti gli allievi, agli insegnanti, alle direzioni, autorità scolastiche e personale scolastico.
Ognuno, infatti, contribuisce con il proprio impegno a mantenere viva la scuola, luogo di incontro, di scambio e di dialogo.
Raccogliamo quotidianamente delle testimonianze e valutazioni che dimostrano che nelle nostre scuole si sta facendo un buon lavoro. Ci saranno delle difficoltà, certo, ma le affronteremo assieme.

Buon anno scolastico
Manuela e Arno