Ripetente, uno scolaro su cinque

studio2772000 scolari di 120 classi del canton Zurigo sono stati seguiti durante i nove anni di obbligatorietà scolastica. Presentati di recente i risultati di questa indagine sul lungo periodo forniscono alcune sorprendenti indicazioni.

Per nove anni, dal 2003 al 2012, sono stati analizzati i successi e gli insuccessi scolastici in matematica e tedesco di 2000 allieve e allievi. Lo studio ha evidenziato che alle elementari gli scolari imparano di più in matematica che in tedesco, mentre nella scuola di livello secondario I (sec.- sap.) si verifica proprio il contrario. Ampiamente conosciuto a livello internazionale, questo fenomeno è dovuto alla crescente complessità dei temi trattati nella lezione di aritmetica e alla mancanza di tempo per ripetere e consolidare il sapere in questa materia negli ultimi tre anni di obbligatorietà scolastica.

È soprattutto il numero di scolari ripetenti a stupire: sono il 18 per cento, ossia quasi uno su cinque. È una cifra sorprendente poiché vari studi indicano che la ripetizione di una classe non produce quasi alcun beneficio scolastico. Inoltre, è l'ultima di una lunga serie di possibilità pedagogiche per promuovere il successo di un allievo. Ancora maggiore è la percentuale degli allievi che non accedono direttamente al mondo del lavoro o a una scuola post-obbligatoria. Oltre il 25 per cento frequenta un decimo anno scolastico, un cosiddetto anno-ponte.

I progressi nell'apprendimento sono simili in tutti i livelli di prestazione. La ricerca ha evidenziato che il successo scolastico dipende più dal background sociale che dalla lingua madre. Inoltre, le differenze tra scolari «svantaggiati» e «privilegiati» sono più pronunciate nella scuola elementare, mentre in quella di livello secondario I rimangono invariate.


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