Dalle 22 in poi, tutti in casa

kehrsatzDall'inizio del 2013, a Kehrsatz, chi ha meno di 16 anni non può più uscire di casa tra le 10 di sera e le 6 di mattina. Con questo divieto, il comune nei pressi di Berna intende dare una mano a quei genitori che non riescono più a far rincasare i propri figli. La misura adottata dal municipio non ha certo fatto l'unanimità, specialmente tra gli allievi e gli insegnanti. Uno spunto di riflessione.

 

Potremmo essere a Poschiavo, Grono o Stampa, invece siamo a Kehrsatz, un villaggio che conta quasi 5000 abitanti. Il paese del canton Berna è finito in prima pagina all'inizio dell'anno perché l'articolo 21 di un regolamento comunale prescrive che i giovani d'età inferiore ai 16 anni, se non accompagnati da una persona adulta, non possono lasciare il loro domicilio dalle dieci di sera alle sei di mattina.

Il municipio ha adottato questa misura perché da anni si batte, senza molto successo, contro il littering, il disturbo della quiete notturna causati da alcuni giovani attorno ai due edifici scolastici. Panchine incendiate, facciate imbrattate, vetri rotti per strada hanno causato danni stimati attorno ai 50mila franchi.

Tempo di agire per il comune, colpendo nel gruppo, pur sapendo che i giovani colpevoli sono solo una dozzina. Gli allievi dell'ultimo anno di scuola dell'obbligo di Kehrsatz non ci stanno al divieto ed esprimono il loro disappunto in alcune lettere inviate al giornale locale "La Berner Zeitung".

Scrivono di libertà rubata a tutti, anche ai giovani tranquilli, ossia al 95 per cento. Parlano di soldi buttati via; quelli investiti nelle pattuglie che dovrebbero garantire la sicurezza del paese. I giovani invitano il municipio a impiegare questo denaro nel centro giovanile, in uno nuovo magari, lontano dalla chiesa, o per la creazione di uno spazio in cui ragazze e ragazzi possono trascorrere il loro tempo senza disturbare. Ci sono anche giovani che approvano la decisione del comune, tuttavia vogliono poter uscire almeno i week-end.

Il collegio degli insegnanti ha opinioni divergenti in merito al nuovo regolamento. Alcuni sono a favore, altri contrari perché temono che, in futuro, le restrizioni potrebbero trasformare il villaggio in una grande prigione. Tutti sono tuttavia concordi nell'affermare che questo bailamme mediatico, suscitato dalla decisione del municipio, ha danneggiato l'immagine e il buon nome dei due istituti scolastici.

Nella popolazione, la misura pare abbia trovato ampi consensi. Che sia questa la strada per richiamare al dovere alcun genitori e giovani del paese? Altri comuni bernesi, come quello di Wohlen è intenzionato a seguire le orme di Kehrsatz. E in Valposchiavo, in Bregaglia e nel Moesano, il problema non si pone? E se c'è, come andrebbe affrontato? Un regolamento simile potrebbe essere una soluzione?