Un sistema scolastico a due velocità

doping270Sempre più allievi frequentano lezioni private. Uno su tre le segue. È un fenomeno che mette in pericolo le pari opportunità a scuola. Da una parte ci sono i figli «dopati», dall'altra quelli che rimangono fermi al palo.

In un'intervista ad ampio respiro, apparsa di recente sulla Neue Zürcher Zeitung, il direttore dell'ufficio di ricerca educativa presso l'Università di Berna Stefan Wolter ricorda che il 34 per cento degli allievi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni frequenta delle lezioni private. «È un investimento di tempo e di soldi che non assicura tuttavia il successo. Abbiamo costatato che la frequenza sul lungo periodo di lezioni private non ha alcun effetto positivo sulle prestazioni scolastiche», evidenzia il professore.

Il cosiddetto doping nell'istruzione può garantire l'accesso a una scuola superiore, ma non assicura di certo la riuscita all'università. «Quasi uno studente su quattro abbandona gli studi prematuramente», ricorda ancora Wolter. «Il problema maggiore di questo fenomeno è che non vengono più garantite le pari opportunità nel sistema educativo svizzero – continua il ricercatore – La riuscita scolastica non dipende più dalle capacità dell'allievo, ma dal sostegno che riceve dai genitori».

Leggi l'intervista «Vielleicht überschätzen Eltern den Effekt», apparsa sull'NZZ, il 22 marzo 2015.