L'italiano vittima dell'austerità budgetaria

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it.AG277La lingua del sì rischia di sparire, almeno parzialmente, dalle aule delle scuole di livello secondario I del canton Argovia. Almeno questa è l'intenzione del governo argoviese.

L'italiano non è sexy. Questa affermazione, fatta alcuni anni fa dal linguista Bruno Moretti dell'Università di Berna riassume bene il dramma di una lingua, nazionale sì, ma che ha sempre più difficoltà a giocare ad armi pari con l'inglese, lingua più sexy, appunto, più in voga, e per qualcuno più importante.

Difficoltà che si acuisce ancora di più, in questo periodo di austerità economica, in questo momento in cui i governi cantonali hanno difficoltà a far quadrare i conti. Così, sotto la mannaia dei risparmi finisce anche l'italiano.

La lingua di Dante è chiamata a scendere di nuovo in campo nel canton Argovia. Il Consiglio di Stato del cantone della Svizzera settentrionale intende ridurre l'offerta dell'insegnamento dell'italiano nelle scuole di livello secondario I (scuole secondarie e di avviamento pratico).

Secondo le intenzioni del governo cantonale, in futuro l'italiano sarà offerto come materia facoltativa solo nell'ultimo anno, invece degli attuali due anni di insegnamento nel curricolo scolastico obbligatorio.

Come in altri cantoni, anche nel canton Argovia i difensori della lingua del sì si sono uniti per difendere l'insegnamento dell'italiano nella Svizzera tedesca e hanno lanciato una petizione.


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Possibilità di sottoscrivere la petizione