Swisstopo: la Svizzera ancor più nitida

Il portale d’informazione svizzero Swissinfo riferisce, in un suo recente articolo, che l’Ufficio federale di topografia ha recentemente rifotografato tutta la Svizzera in più alta risoluzione. La qualità delle immagini ora è ottima e permette di avere immagini estremamente nitide. Non sono state scattate dai satelliti, ma da aerei che hanno sorvolato tutti i cantoni a bassa quota fra il 2017 e il 2019. Ogni striscia di immagine è catturata da tre angolazioni e permette quindi una visione tridimensionale del territorio.

Big Data - Come vengono trattati i nostri dati

Il numero di febbraio 2020 della rivista TechnoScope edita dall’Accademia svizzera delle scienze tecniche SATW è dedicata al tema dei Big Data.

Smartphone, carte di credito, GPS o fitness tracker: ovunque andiamo, lasciamo dietro di noi una scia di dati. Ma non solo noi esseri umani: sono sempre di più i sensori all’interno di dispositivi e apparecchi che dipendono da Internet e producono dati.

Privacy in rete

Interpellata dalla rivista online Focus junior, la professoressa di Diritto di Internet all’Università di Bologna e avvocatessa specializzata in nuove tecnologie Giusella Finocchiaro riassume in 10 regole ciò che i ragazzi devono sapere per gestire dati e foto in rete. Pubblicare foto su Instagram o su Whatsapp? Accettare o no inviti da sconosciuti? Dare i propri dati per la registrazione a un'app?

Crescere nell'era digitale

La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG ha di recente pubblicato il nuovo rapporto Crescere nell'era digitale.

Nel 2017 e 2018 la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG ha esaminato approfonditamente la questione dell’influenza della digitalizzazione sui bambini e sui giovani, chiedendosi in particolare cosa debbano imparare per migliorare le proprie opportunità nella vita e nel mondo del lavoro futuri nonché di come la digitalizzazione si ripercuota sulle pari opportunità.

L'utilizzo di WhatsApp a scuola è problematico

I responsabili della scuola di Winterthur hanno emanato un divieto di utilizzo di WhatsApp per la comunicazione scolastica, basandosi sulle raccomandazioni dell’Associazione degli insegnanti svizzeri (LCH). I servizi di messaggistica, fra cui WhatsApp, non sarebbero compatibili con i requisiti in materia di protezione dei dati, critica Beat W. Zemp, presidente centrale di LCH, in un articolo apparso sulla NZZ am Sonntag.